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Chiesa dei SS. Giacomo apostolo e Cristoforo in Giavera del Montello (TV)

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Caratteristiche

DESCRIZIONE  DELL'ORGANO

GIAVERA DEL MONTELLO – TV -: Chiesa dei Ss. Giacomo Apostolo e Cristoforo  -
Autore: Anno 1925 “Domenico Malvestio e F.° di Padova”
Autore restauro: Fabbrica Artigiana Organi “Michelotto Francesco di Michelotto Daniele”
Epoca Restauro: 2013

L’Organo della Chiesa Parrocchiale dei Ss. Giacomo Apostolo e Cristoforo in Giavera del Montello (TV) è opera iniziale della Pontificia Fabbrica d’Organi “Domenico Malvestio e F.°” di Padova che lo costruisce nell’anno 1925; nel 1974 lo strumento fu trasportato, nella nuova Chiesa parrocchiale, dall’organaro Livio Volpato che, in tale occasione, lo rimaneggiò e trasformò.
La trasmissione, da pneumatica, fu trasformata in elettrica, pertanto tutto lo strumento subì gravi alterazioni con compromissione dei principali apparati di  comando.

Attraverso l’attenta, laboriosa ed importante opera di restauro effettuata, si è voluto riportare alla luce quanto di più autentico  l’opera potesse restituirci  dalle manomissioni subite, indirizzando i lavori, nel contempo, alla riqualificazione dell’opera, facendo riemergere tutte le peculiarità dell’Autore primordiale “ D. Malvestio”.

Tutte le operazioni di restauro sono state effettuate sotto la vigilanza e collaborazione della Soprintendenza di Venezia e del suo consulente, Maestro Francesco Finotti; ne nasce, così, un’opera rivisitata e riqualificata che rispecchia, in tutte le sue caratteristiche, le tecniche e le sonorità dell’epoca.  
 
Lo strumento, a trasmissione meccanica, è ritornato nel suo posto d’origine, sulla cantoria sopra la porta d’ingresso principale dell’antica e restaurata Chiesa, racchiuso nella sua cassa armonica di contenimento, laccata con tinta tenue, senza stucchi, in stile sobrio ed elegante.
Il prospetto di mostra è rappresentato da due balconate di canne, sovrastanti l’una all’altra: la più bassa, divisa in quattro finestre, ognuna delle quali contenenti  cinque canne disposte a cuspide, per un totale di venti canne; la  più alta, divisa in tre prospetti piramidali, divisi tra di loro da lesene lignee, con la cuspide più alta posizionata al centro, per un totale  di 27 canne  appartenenti ai registri del Principale 8’ e Ottava 4’ del G.O. 
La Consolle a “finestra”, sistemata alla base dell’organo, con il mobile in legno noce, comprende le due tastiere di 58 tasti con i diatonici ricoperti in osso ed i cromatici  in ebano lucido (Do 1 – La 5), la registrazione, posta a destra e sinistra delle tastiere, distribuita su pomelli in legno con la borchia in ceramica riportante il nome del registro da azionare, la pedaliera concavo-diritta di 30 tasti ( Do 1 – fa3)    e la tavoletta dei pedaletti, il tutto collegato al corpo dello strumento.
L’opera di intonazione ed accordatura si è svolta in collaborazione con il collega e Maestro Gerhard Hradetzky ed i suoi validi coadiuvanti: la figlia Violetta e la Sig.ra Monika.


La Registrazione fonica risulta la seguente :

A sinistra                                              

Flauto in selva 1’ 1/3                              
Cornetta 1’ 3/5                                      
Flauto 4’                                               
Oboe 8’                                                 
Viola d’amore 8’                                     
Bordone 8’                                            
Celeste 8’
Dulciana 8’
Vento (a rotazione)


A destra

Ottava 4’
Decima V^ 2
Ripieno 4 file
Principale 8’
Flauto 8’
Voce Umana 8’
Subbasso 16’
Basso 8’
Fagotto 16’